La strada della figura nel suo aspetto conflittuale cede il passo alla materia. La struttura di ogni opera è una testimonianza, un giudizio a se. Il tratto, il segno, come un boomerang ritornano alla materia in un alternarsi di equilibri. Memoria, sentimenti repressi, ricordi. Il tulle non è solo una superficie che disturba uno spazio, è piuttosto un segno nell’aria. E’ il velo da sposa, è la trama del nostro vissuto più intimo e femminile. Lo spazio che intercorre tra la materia e il soggetto diventa poesia e pittura insieme. La scoperta della materia ferma il pensiero riconducendoci a tutto ciò che di umano è rimasto. L’arte della Fenice: dalle ceneri dei nostri consumi nasce la pittura.